“Unconventional Digital Talks” è un ciclo di interviste ai nostri Alumni che ricoprono un ruolo “non convenzionale” rispetto a quanto potesse essere prestabilito dalla formazione accademica che hanno seguito.
In diretta sui nostri canali social, raccontiamo alla community le evoluzioni professionali del mondo di oggi dal punto di vista digital e di nuova frontiera: mestieri che diventano sempre più liquidi e che nascono da interconnessioni di valore tra settori diversi.
Da laureata in Architettura, a Head of Digital Marketing per Danone. Alessandro Mambrini, Alumnus Ingegneria Civile 2018, intervista Elisabetta Corazza, Alumna Architettura 1999.
Sono ormai 6 anni che Philae è atterrato sulla cometa 67P (anche conosciuta come Churyumov-Gerasimenko, dal nome degli scienziati che l’hanno individuata). Ci è arrivato nell’autunno 2014, dopo un lunghissimo viaggio a bordo della sonda spaziale Rosetta, partita dalla Terra nel 2004. Il 12 novembre 2014, Philae è sceso sulla superficie della cometa con un atterraggio burrascoso, ha rimbalzato dal suo iniziale sito di atterraggio, Agilkia, e si è imbarcato in un volo di due ore, durante le quali si è scontrato con il bordo di una scogliera per poi cadere verso una “seconda località di atterraggio” non meglio identificata. Philae si è infine arrestato in un angolo protetto sulla superficie della cometa (il “diario di viaggio” si trova a questo link).
Questa seconda località di atterraggio è rimasta a lungo oscura per gli scienziati, che hanno finalmente ottenuto le informazioni che cercavano dopo anni di ricerche. In quel frangente, infatti, Philae è affondato per 25 cm nel ghiaccio sul versante di un crepaccio, lasciando tracce evidenti della sua torre di perforazione e dei bordi. Per gli scienziati si tratta di una scoperta importantissima e ci permetterà di studiare ghiaccio purissimo, mai prima d’ora esposto direttamente alla luce del sole.
“Philae ci sta dicendo che ha trovato il ghiaccio”, commenta la prof. Amalia Ercoli Finzi, “mamma” della missione Rosetta, al Sole 24 Ore (il video con l’intervista a questo link). “Ovviamente lo sapevamo già che le comete sono fatte di ghiaccio, ma abbiamo trovato un ghiaccio speciale, antico, di 4 miliardi e mezzo di anni fa, quando la cometa si è formata. Sopra questo ghiaccio c’è uno strato così leggero che è come la schiuma di una scia di un’onda. È meraviglioso”
Philae ha un DNA tutto politecnico. Nel suo centro di controllo c’è il lavoro di molti Alumni del Politecnico di Milano, e diversi componenti sono stati realizzati da aziende italiane in stretta collaborazione con il Poli, ad esempio il trapano e i pannelli solari. Per saperne di più: a questo link l’intervista che abbiamo fatto nel 2014 a Andrea Accomazzo, Alumnus ing. Aeronautica 1995 e Flight Director ESA per la missione Rosetta, in occasione dell’atterraggio di Philae.
Abbiamo parlato di Rosetta e della prof. Amalia Ercoli Finzi nel numero 1 del Magazine Alumni Politecnico di Milano
Lorenzo Rosa, Alumnus del Politecnico di Milano, analizza metodi di irrigazione sostenibili in climi con temperature in crescita fino a 3° C. Il paper è pubblicato su PNAS.
Un paper pubblicato sulla prestigiosa rivista PNAS (la rivista ufficiale della National Academy of Sciences) individua metodi di irrigazione sostenibili in scenari che prevedono un aumento della temperatura globale fino a 3°C. Il capofila dello studio è Lorenzo Rosa, Alumnus del Poli e ricercatore all’ETH di Zurigo, in collaborazione con il dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.
Lo studio, dal titolo “Potential for sustainable irrigation expansion in a 3 °C warmer climate”, analizza i pattern di domanda e disponibilità di acqua per l’irrigazione a livello globale, in scenari che descrivono aumenti della temperatura tra 1,5 ° C e 3 ° C, e individua strategie di adattamento dei sistemi di irrigazione con l’obiettivo di tutelare le risorse di acqua dolce. Queste strategie potrebbero inoltre migliorare la produttività delle colture per nutrire fino a 1 miliardo e 400 mila persone in più.
IMQ e Politecnico saranno partner in specifici progetti di ricerca su prodotti e tecnologie innovativi; inoltre, IMQ parteciperà con i propri esperti al percorso formativo degli studenti del Politecnico su tematiche relative alla valutazione di conformità di prodotti e processi. Questo prevede l’intesa firmata dall’ing. Antonella Scaglia, Presidente e Amministratore Delegato di IMQ e Alumna PhD del Politecnico di Milano, e dal rettore Ferruccio Resta
L’accordo troverà applicazione in numerosi ambiti: bioingegneria e dispositivi medici, compatibilità elettromagnetica, connettività, interoperabilità dei sistemi, tecnologia 5G, Internet of Things, caratterizzazione di componenti e sistemi.
“L’accordo con IMQ intensifica lo stretto legame tra il Politecnico di Milano e le imprese. È questa la dimostrazione di come le organizzazioni più complesse e leader di settore possano trovare nell’università un interlocutore attento per rispondere alle evoluzioni del mercato del lavoro e alle nuove sfide nel settore della ricerca”, commenta Ferruccio Resta.
“Questo accordo permetterà di individuare nuovi investimenti finalizzati a una tempestiva valutazione delle nuove tecnologie, consentendo così di disporre gli strumenti per la creazione di valore nell’ambito della produzione industriale. Al tempo stesso siamo fieri di diventare partner di un ateneo tra i più prestigiosi a livello internazionale, collaborando nella formazione e nella creazione di nuove opportunità per gli studenti dell’ateneo, che consideriamo da sempre una fonte preziosa di nuovi talenti”, conclude Scaglia.
Oltre 1.500 Alumni hanno seguito in diretta la 9° edizione della Convention Alumni Politecnico di Milano.
Quale sarà il nuovo equilibrio? Intorno a questo tema, i relatori si sono confrontati tra loro e con il Politecnico, condividendo le loro visioni esperte in un’ottica globale.
I panel della 9° edizione:
NUOVI EQUILIBRI TRA FISICO E DIGITALE
Modera Emilio Faroldi, Prorettore delegato del Politecnico di Milano, Professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura
Alessandro Adamo – Partner, LOMBARDINI22
Fabiana Alcaino – Head of Digital and AI, VODAFONE
Fabio Moioli – Head Consulting & Services, MICROSOFT
NUOVI EQUILIBRI TRA SPAZI E CONFINI
Modera Andrea Sianesi, Presidente Fondazione Politecnico di Milano, Professore ordinario di Operations and Supply Chain Management
Maurizia Calò – OiC of the Logistics Division, Office of Supply Chain Management, NAZIONI UNITE
Fabio Cannavale – Founder & CEO, LASTMINUTE.COM
Amelia Corti – CEO, BGY INTERNATIONAL SERVICES SRL, MILAN BERGAMO AIRPORT
EQUILIBRIO POLITECNICO – INTERVISTA AL RETTORE FERRUCCIO RESTA
Conduce il prof. Enrico Zio, Presidente Alumni Politecnico di Milano, Delegato del Rettore per gli Alumni
Oltre 1.500 Alumni hanno seguito in diretta la 9° edizione della Convention Alumni Politecnico di Milano.
Quale sarà il nuovo equilibrio? Intorno a questo tema, i relatori si sono confrontati tra loro e con il Politecnico, condividendo le loro visioni esperte in un’ottica globale.
I panel della 9° edizione:
NUOVI EQUILIBRI TRA FISICO E DIGITALE
Modera Emilio Faroldi, Prorettore delegato del Politecnico di Milano, Professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura
Alessandro Adamo – Partner, LOMBARDINI22
Fabiana Alcaino – Head of Digital and AI, VODAFONE
Fabio Moioli – Head Consulting & Services, MICROSOFT
NUOVI EQUILIBRI TRA SPAZI E CONFINI
Modera Andrea Sianesi, Presidente Fondazione Politecnico di Milano, Professore ordinario di Operations and Supply Chain Management
Maurizia Calò – OiC of the Logistics Division, Office of Supply Chain Management, NAZIONI UNITE
Fabio Cannavale – Founder & CEO, LASTMINUTE.COM
Amelia Corti – CEO, BGY INTERNATIONAL SERVICES SRL, MILAN BERGAMO AIRPORT
EQUILIBRIO POLITECNICO – INTERVISTA AL RETTORE FERRUCCIO RESTA
Conduce il prof. Enrico Zio, Presidente Alumni Politecnico di Milano, Delegato del Rettore per gli Alumni
Il Forum, con il tema ‘Innovation for Shared Future’, si è tenuto in maniera digitale il 5 novembre alla vigilia del 50° anniversario della cooperazione diplomatica tra Italia e Cina. L’obiettivo del Forum era quello di rafforzare la cooperazione tra i due paesi nella ricerca e sviluppo, di coltivare talenti e promuovere uno sviluppo globale sostenibile.
Il Forum digitale ha riunito 20 leader di istituzioni d’istruzione superiore in China ed in Italia ed è stato testimone della nascita del ‘China-Italy Year of Youth Innovation & Entrepreneurship’, un programma di un anno che ha l’ambizione di riunire le energie per il mondo per cooperazioni strategiche, creando un ecosistema innovativo favorevole e promuovendo proficui scambi tra giovani talenti italiani e cinesi.
“COVID-19 non è solo un rischio per il pianeta, ma anche una grande opportunità di trasformazione” ha commentato il Rettore Ferruccio Resta. “L’ottima collaborazione tra la Tsingua University e il Politecnico ha posto le basi per affrontare insieme le responsabilità e le sfide delle Università nel futuro.”
Chen Xu, portavoce del Consiglio della Tsinghua University ha sottolineato l’importanza di avere partner in China e in Italia per la promozione dello sviluppo sostenibile. “Negli ultimi anni la Tsinghua University ha avviato profonde cooperazioni con le università italiane sotti diversi punti di vista. Il China-Italy Design Innovation Hub, avviato in collaborazione con il Politecnico di Milano è diventato un punto di riferimento per le due università e i due paesi.”
Giuliano Noci, Prorettore del Polo Territoriale Cinese ha condiviso le sue aspettative per il China-Italy Design Innovation Hub ed in generale per la cooperazione tra i due paesi “Ai due estremi dell’antica Via della Seta, la Cina e l’Italia hanno un’amicizia di lunga data e dovrebbero essere considerati un’unica grande famiglia. Prendendo il Forum come punto di partenza, usiamo quest’occasione per collaborare a creare il mondo post-pandemia”.
Sono stati presentati i primi risultati del progetto di riqualificazione di via Quarti a Milano, a cui ha preso parte anche il Politecnico.
La nuova via Quarti, nel progetto ideato dal Politecnico di Milano, cambierà volto, da stradone a fondo chiuso, affaccio di sette torri di edilizia popolare dove vivono 450 famiglie, a strada-parco, con alberi, panchine e altre installazioni, porta di ingresso verso la grande area verde del Parco delle Cave. Il progetto nasce dall’incontro tra le associazioni, gli abitanti, il gruppo di ricerca West Road Project del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, e Italia Nostra.
Si propone di sperimentare nuovi usi tra il quartiere e il Parco delle cave, a partire da un cambiamento fisico che caratterizza il fondo strada, uno “spazio di tutti” e una nuova porta per il parco. È stato realizzato con il contributo e con il patrocinio del Comune di Milano e del Municipio 7, con il supporto di Italia Nostra (fornitura e posa di specie arboree), Vestre AS (fornitura arredi) e di Shareradio.
West Road Project è un dispositivo di attivazione di reti e spazi pubblici attraverso la periferia diffusa milanese. È uno dei vincitori di Polisocial Award 2017, l’iniziativa che affida i fondi del 5×1000 del Politecnico di Milano a importanti progetti di responsabilità sociale. A novembre partirà la seconda fase dell’intervento, con l’inserimento delle piante.
L’accordo quadro di collaborazione scientifica tra Ariston Thermo, Politecnico di Milano e Fondazione Politecnico di Milano avrà una durata di cinque anni e intende allargare e rendere più strategici gli ambiti di collaborazione già avviati nella ricerca e nell’innovazione tecnologica per lo sviluppo di soluzioni sostenibili nel settore del comfort termico.
La ricerca si focalizzerà su sviluppo e test di cicli termodinamici innovativi, realizzazione di prototipi di unità e sistemi, analisi di problematiche inerenti alla scienza dei materiali, sistemi e le logiche di controllo avanzate, connettività avanzata di sistemi (IoT e big data), studio e proposta di normative inerenti a nuove tecnologie, tecnologie dell’idrogeno e di vettori energetici rinnovabili, analisi dei sistemi energetici.
Si prevedono anche l’istituzione di dottorati di ricerca congiunti e training specifici rivolti agli attuali e futuri professionisti della climatizzazione sostenibile. “La sostenibilità come chiave di volta dello sviluppo, tra le grandi sfide tecnologiche e sociali dei prossimi anni, è un impegno centrale per la ricerca, per il nostro ateneo e per la crescita dei territori” – ha spiegato il rettore Ferruccio Resta. Secondo Andrea Sianesi, presidente della Fondazione Politecnico di Milano, “questo accordo punta sullo sviluppo sostenibile, processo di cambiamento necessario per l’orientamento dello sviluppo tecnologico e per valorizzarne il potenziale attuale e futuro in un modo coerente con la salvaguardia delle risorse del pianeta”.
Il Dott. Enrico Cereda, Presidente e AD di IBM Italia, il Prof. Andrea Sianesi, Presidente Fondazione Politecnico di MIlano e il Prof. Enrico Zio, Presidente di Alumni Politecnico di Milano si confrontano su temi di innovazione, tecnologia e capitale umano.
Quale ruolo ha l’università su questi temi e qual è il rapporto tra azienda privata e pubblica amministrazione?
La Repubblica dedica un articolo alla Galleria del Vento del Politecnico di Milano. Il più grande impianto in Europa dove le aziende sfruttano la tecnologia per testare l’efficacia dei propri prodotti e sviluppare le innovazioni che cambieranno il futuro.
Fonte Galleria del vento http://www.windtunnel.polimi.it/
Alla Galleria del Vento del Politecnico di Milano si studia l’andamento del vento intorno ai corpi dalle più svariate forme e dimensioni. È possibile realizzare simulazioni di raffiche di varia intensità, fino a 200 chilometri orari, e la loro interazione con elicotteri, ponti ed edifici, oppure con oggetti più piccoli e comuni, come il casco di un ciclista o di uno sciatore.
Come funziona la Galleria del Vento (M. Belloli e A. Zanotti)Elia Viviani testa le innovative tute da gara alla Galleria del vento del Politecnico di Milano. Fonte Galleria del vento http://www.windtunnel.polimi.it/
Un laboratorio che da anni è fiore all’occhiello nel campo delle progettazioni e studi per la realizzazione di mezzi ed infrastrutture efficienti, prestanti e sicuri.
“La Galleria è luogo di ricerca di base per gli studenti e i ricercatori del Politecnico, ma anche di ricerca applicata e di servizio verso il nostro tessuto economico”, afferma a La Repubblica Marco Belloli, direttore scientifico della Galleria dal 2001, anno della sua nascita, e custode del laboratorio insieme al responsabile tecnico Luca Ronchi.
Un focus particolare è rivolto al tema della sostenibilità: “Lavoriamo sull’efficienza energetica degli edifici o dei velivoli con il bando Ue Clean Sky, nel settore delle energie rinnovabili e dei pannelli fotovoltaici, oppure con le grandi navi da cargo che, grazie ad una rete di vele, consumano e inquinano di meno”, aggiunge Belloli.
Il Corriere titola così: “È a Milano la Galleria del vento dei record: si studiano ponti, palazzi e si diventa campioni. È il laboratorio a strato limite più grande d’Europa e dal 2001 ha ospitato i progetti in scala di celebri edifici. Qui hanno fatto test anche olimpionici come Viviani, Zanardi e altri atleti.
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